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Sommario: 1. Decostruire Dobbs e come ne abbiamo discusso in Italia. – 2. “Costituzionalismo conservatore” e “costituzionalismo progressista” come categorie di analisi giuridica della giurisprudenza costituzionale. – 3. La majority opinion: oltre il costituzionalismo conservatore, manifesto di un “costituzionalismo reazionario”. – 4. La concurring opinion (only in judgment) di Roberts: apologia del minimalismo giudiziario quale strumento del costituzionalismo conservatore. – 5. La minority opinion: l’alternativa del costituzionalismo progressista. – 6. Dal problema della legittimazione dei giudici costituzionali a quello della scienza costituzionale: due posizioni estreme (oggettivismo e relativismo). – 7. Segue: Una posizione intermedia: per una razionalità discorsiva “inclusiva”. – 8. Sintesi delle
conclusioni.
1. Decostruire Dobbs e come ne abbiamo discusso in Italia. – Con Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization1 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha “abrogato” il diritto costituzionale di abortire che, sin dal 1973, era stato garantito a livello federale in forza di Roe v. Wade2 . Chiamata a giudicare sulla costituzionalità di un divieto di aborto elettivo dopo la quindicesima settimana previsto da una legge del Mississippi, la Corte ne ha affermato la legittimità, negando – diversamente da quanto ritenuto in Roe e in tutta la giurisprudenza successiva – che la Due Process Clause del XIV emendamento riconosca un diritto di abortire e, di conseguenza, rimettendo il potere di disciplinare la materia alla discrezionalità dei legislatori statali con il solo limite della manifesta irragionevolezza (rational basis review). La sentenza non ha, in realtà, bisogno di particolari presentazioni, dati i moltissimi studi già apparsi al riguardo anche nel dibattito dottrinale italiano3.