Diritto e Società


Rivista trimestrale fondata nel 1973


da Giovanni Cassandro, Vezio Crisafulli e Aldo M. Sandulli

III serie – 1/2018



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sommario

saggi

Gustavo Zagrebelsky, Validità, efficacia ed effettività …. 1
Fabio Francario, Il diritto alla sicurezza giuridica. Note in tema di certezza giuridica e giusto processo …. 11
Marco Ruotolo, I diritti fondamentali, a settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione …. 31

osservatorio

Agata C. Amato Mangiameli, La tutela del benessere animale nel diritto europeo …. 53
Giovanna Colombini, L’università e il cacciatore con il fucile spianato …. 71

attualità

Marta Caredda, Carta di Nizza e giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale. Note a margine della sent. n.269 del 2017 della Corte costituzionale …. 99


Abstract

Gustavo Zagrebelsky, Validità, efficacia ed effettività

Si tratta della lectio magistralis tenuta dall’A. il 3 maggio 2018, presso l’Università degli Studi Roma Tre, in occasione degli ottanta anni di Franco Modugno. Le riflessioni dell’A. sono dedicate a un tema – quello del rapporto tra la norma e il fatto – abituale per gli studiosi del diritto costituzionale, ma che ancora oggi si sviluppa lungo un «territorio pieno di ambiguità, illusioni e sogni, perfino incubi». L’A. si sofferma sui concetti di validità, nullità e inesistenza, mettendoli in rapporto a quelli, talora da alcuni sovrapposti, di efficacia ed effettività. Si compiono considerazioni, alla luce di quei concetti, sul ruolo e sui limiti della legge (e del legislatore), rilevando come all’estensione crescente del campo del diritto legislativo corrisponde però una progressiva riduzione dell’effettività
del diritto, che lascia spazio ad altre forze nel modellare i rapporti sociali; fenomeno, questo, cui deve rifuggire, invece, la costituzione, che è valida, e dunque fattualmente norma fondamentale, solo se effettiva.

Validity, Efficacy and Effectiveness

This is the lectio magistralis held by the Author in May 3, 2018, at the University of Roma Tre, on the occasion of the celebration of the eighty years of Franco Modugno. The reflections of the Author are dedicated to a theme – the relationship between norm and fact – usual for scholars of constitutional law, but that still develops along a “territory full of ambiguities, illusions and dreams, even nightmares”. The Author dwells on the concepts of validity, nullity and inexistence, in relation to those of efficacy and effectiveness, sometimes overlapping. In the light of those concepts, considerations are made on the role and the limits of the law (and of the legislator), observing that the growing extension of the field of legislative law goes along with the progressive reduction of the effectiveness of law, leaving room for other forces in shaping social relationships. This phenomenon, however, must be avoided by the Constitution, which is valid (and, therefore, factually the fundamental rule) only if it is effective.

Fabio Francario, Il diritto alla sicurezza giuridica. Note in tema di certezza giuridica e giusto processo

Il problema dell’incertezza giuridica proprio dell’età contemporanea, caratterizzata dal fenomeno della globalizzazione e dalla profonda crisi della politica, nasce e si alimenta in uno scenario caratterizzato, per un verso, dalla impossibilità, incapacità o rinuncia del legislatore a normare le situazioni; per l’altro, dalla esaltazione del ruolo del giudice nella soddisfazione dei bisogni di tutela presenti nella società. La tendenza in atto è di garantire il rispetto del principio della certezza del diritto rendendo vincolante l’efficacia del precedente giudiziale attraverso una ibridazione della regola dello stare decisis, tipica della common law, con quella della nomofilachia, tipica della civil law. L’apporto della dottrina in questa fase è essenziale per evitare che la creatività pretoria possa muoversi oltre il limite della ragionevolezza, desumibile dai principi generali della materia sistematicamente ricostruiti.

The Right to Legal Certainty

Globalization and crisis of politcs damage the principle of legal certainty and make the judge naturally expand in the field of lawmaker. To preseve the principle of legal certainty, the rule of stare decisis is mixing with the rule of nomofilachia, but this is not a good solution if the scholar leaves its own role of research general principles and systematic reconstruction about legal matter. Without, jurisdiction can be unlimitless.

Marco Ruotolo, I diritti fondamentali, a settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione 

Il saggio affronta il tema dell’evoluzione dei diritti fondamentali, a settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione, ponendo anzitutto in risalto il legame indissolubile con i doveri inderogabili. È approfondita la questione della “espansione” dei diritti e della loro effettività, offrendo, nelle conclusioni, una riflessione sulle priorità costituzionali che interessa soprattutto il tema dei diritti sociali.

Fundamental Rights, Seventy Years after the Entry into Force of the Constitution

The essay deals with the theme of the evolution of fundamental rights, seventy years after the entry into force of the Constitution, stressing first of all their indissoluble link with the mandatory duties. It is deepened the issue of the “expansion” of rights and of their effectiveness offering, in the conclusions, a reflection on the constitutional priorities to be accorded, first of all, to social rights.

Agata C. Amato Mangiameli, La tutela del benessere animale nel diritto europeo

Legislatori e giudici si sono interessati spesso alla questione animale, soffermandosi, in modo particolare, sul rapporto di dominio (e, non di rado, anche di violenza) fra uomo e animale. In ambito europeo, i primi segnali di una mutata considerazione e sensibilità nei confronti degli animali risalgono alla Convenzione europea per la protezione degli animali durante i trasporti internazionali (1968); convenzione alla quale ha fatto seguito una lunga serie di provvedimenti normativi e di trattati culminata con l’introduzione dell’articolo tredici del TFUE. Frutto di una più matura e consapevole attenzione ai bisogni e ai diritti degli animali, tale articolo – oltre a sancire il valore degli animali come esseri senzienti – va anche a colmare le varie lacune presenti nelle Costituzioni degli Stati membri. Nonostante la sua indubbia importanza, tuttavia, l’articolo tredici rappresenta semplicemente l’inizio di un percorso giuridico che, in gran parte, è ancora da scrivere.

Animal Welfare In The European Legislation

Legislators and judges have always concerned about animal welfare. In particular, they’ve been considering the amount of violence involved in the relationship between human and animals. In this field, the first European regulation has come with the European Convention for the Protection of Animals during International Transport (1968). From that very first convention European States have been providing many other laws and treaties on animal welfare. The latter, and probably the most important, is article thirteen of the TFUE. As a matter of fact, this article fills many gaps in the Constitutions of the Member States, as it establishes the value of animal as sentient beings. Article thirteen is the result of a more mature and conscious legal attention to the needs and rights of animals. It represents the start of a new legal era, although the story of animal welfare it’s still largely to be written.

Giovanna Colombini, L’Università ed il cacciatore con il fucile spianato

Il presente lavoro, partendo dalla riforma del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) delle Università, avvenuta con il d.l. n. 63 del 2013, cerca di individuare le criticità che da tale riforma sono derivate. In particolare il lavoro si concentra sulla sostanziale modifica che l’istituzione di un Sistema unico di finanziamento multifondo, ha comportato nelle voci che compongono il FFO (quota base, quota premiale e quota perequativa). Nell’analizzare i nuovi criteri introdotti nella determinazione delle rispettive quote (costo standard per studente nella quota base e VQR per la quota premiale), il lavoro di ricerca evidenzia come a queste innovazioni si sia aggiunta anche quella del multifondo, vale a dire la riconduzione nel FFO complessivo di molte voci di finanziamento che trovavano prima allocazione in distinti capitoli del bilancio dello Stato. Innovazione quest’ultima che avrebbe dovuto determinare un incremento dell’ammontare del FFO ed una maggiore trasparenza ma che al contrario si è tradotta in un progressivo disinvestimento del finanziamento pubblico del sistema universitario ed in una crescita dei fondi a destinazione vincolata, che hanno portato ad una forte riduzione dell’autonomia decisionale delle Università. Per rappresentare la criticità dell’attuale situazione, il lavoro chiude richiamando le figura allegorica della foresta e del cacciatore con il fucile spianato evocata da Piero Calamandrei nel suo discorso “Difendiamo la scuola democratica”.

The University and the Hunter with the Flat Rifle

Moving from the reform of the Universities Fund of Ordinary Financing (FFO), occurred with the law decree no. 63/2013, this paper aims to identify the critical issues deriving from the mentioned reform. In particular, this paper focuses on the substantial changes that have been involved by the establishment of a unique multi-fund financing system in the items that are part of the FFO (base fee, prize sharing and equalization sharing). Analyzing the new criteria introduced in the determination of quotas (standard cost per student in the basic quota and VQR for the prize sharing), this paper will show that was also introduced the multifund innovation, that is bringing back in the overall FFO many financing items that were firstly allocated in separate chapters of the state balance. This latter innovation should have led to an increase in the total amount of FFO and also a greater transparency, but conversely it has involved a gradual disinvestment of public funding of the university system and an increase in allocated funds, which led to a strong reduction of the decision-making autonomy of the Universities. Actual situation is so critical that this paper closes recalling the allegorical figure of the forest and the hunter with the flat rifle used by Piero Calamandrei in his speech “Difendiamo la scuola democratica”.

Marta Caredda, Carta di Nizza e giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale. Note a margine della sent. n. 269 del 2017 della Corte costituzionale

Il lavoro offre una breve analisi dell’importante obiter dictum contenuto nelle motivazioni in diritto della sentenza n. 269 del 2017 della Corte costituzionale. Nei casi in cui la legge italiana sia sospettata di contrastare con la Costituzione e al contempo con uno o più articoli della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (si parla, infatti, di doppia pregiudizialità, costituzionale ed europea), la Corte costituzionale ha affermato la necessità di un suo intervento con efficacia erga omnes, suggerendo così ai giudici di sollevare questione di legittimità costituzionale, anche nell’ipotesi in cui le norme della Carta di Nizza siano suscettibili di diretta applicazione. Il contributo considera le ragioni che possono aver condotto il giudice costituzionale a formulare tale nuova indicazione, con riflessioni attinenti al ruolo delle Corti e delle due Carte. Dall’applicazione diretta della Carta di Nizza al sindacato di legittimità costituzionale: come volti della stessa medaglia, si osserva il tentativo di arginare, da un lato, elementi di diffusione del sindacato di costituzionalità, dall’altro, l’applicazione diretta della Carta europea laddove può trovare applicazione, in primis, la Carta costituzionale. Si conclude con una riflessione sul possibile seguito della decisione, considerando che le prime pronunce giurisprudenziali successive alla stessa non hanno dato segnali univoci. Sono state recentemente sollevate questioni di costituzionalità che daranno a breve occasione alla Corte di tornare sul punto, magari chiarendo ulteriormente alcuni aspetti risultati controversi nel dibattito sviluppatosi a seguito della sentenza in commento.

The Charter of Fundamental Rights of the EU and the Incidental System of Constitutional Review. A brief commentary on the Italian Constitutional Court judgment n. 269 of 14 December 2017

The aim of this paper is to give a brief analysis of a significant excerpt of the Italian Constitutional Court judgment of 14 December 2017, n. 269. Indeed, the Court identifies the new criteria for the application of the EU law, in particular the norms of the Charter of Fundamental Rights of the EU, by the lower judges. In cases when a national law is potentially infringing both the Italian Constitution and the CFREU (so-called Dual Preliminarity), the Italian Constitutional Court has affirmed the need for its erga omnes intervention, even if the CFREU norms would be susceptible of direct application. Once clarified the main content of the new case-law, the analysis wonders on the following of this decision, also because the Constitutional Court seems to affirm that, on the one hand, the question of constitutionality must be raised, but, on the other hand, that is left in place the possibility of making a referral for a preliminary ruling for matters of interpretation or invalidity of European Union law (art. 267 TFEU). Soon there will be occasion to better clarify the roles played by both the Italian Constitutional Court and the European Court of Justice, when dealing issues concerning fundamental rights.