Diritto e Società


Rivista trimestrale fondata nel 1973


da Giovanni Cassandro, Vezio Crisafulli e Aldo M. Sandulli

III serie – 1/2017



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sommario

saggi

Antonio D’Atena, Le stagioni del costituzionalismo nel suo rapporto con la tutela dei diritti fondamentali …. 1
Claudio De Fiores, Sulla rappresentazione della nazione. Brevi note sul divieto di mandato imperativo …. 19
Diana-Urania Galetta, Trasparenza e contrasto della corruzione nella pubblica amministrazione: verso un moderno panottico di Bentham? …. 43
Tommaso Greco, L’orizzonte del giurista tra autonomia ed eteronomia …. 69
Giorgio Pino, Costituzione come limite, Costituzione come fondamento, Costituzione come assiologia …. 91

osservatorio

Leonardo Pace, I vincoli di spesa e le esigenze di bilancio nelle dinamiche della spesa farmaceutica. Profili di costituzionalità …. 121

Abstract

Antonio D’Atena, Le stagioni del costituzionalismo nel suo rapporto con la tutela dei diritti fondamentali

L’articolo ha ad oggetto lo strettissimo rapporto tra il costituzionalismo e la tutela dei diritti fondamentali. Esso pone in luce l’atteggiarsi di tale rapporto nelle diverse stagioni del costituzionalismo: la stagione delle origini, quella successiva alla rivoluzione sovietica (caratterizzata dall’avvento dei diritti sociali) e la stagione successiva alla seconda guerra mondiale, nella quale la memoria di Auschwitz pone ineludibilmente sul tappeto l’esigenza dell’internazionalizzazione della tutela. Nella sua parte conclusiva, l’articolo evidenzia le minacce alle quali il costituzionalismo è esposto nel mondo contemporaneo e la sua persistente funzione storica.

The Seasons of Constitutionalism in its Relationship with the Protection of Fundamental Rights

The essay deals with the very close relationship between constitutionalism and the protection of fundamental rights. It highlights the characters that this relationship assumes in different seasons of constitutionalism: the season of the origins, the one after the Soviet revolution (characterized by the advent of social rights) and the season after the Second World War, in which the memory of Auschwitz makes inescapable the need for internationalization of protection. In its concluding part, the essay highlights the threats to which constitutionalism is exposed in the contemporary world and its irreplaceable function.

Claudio De Fiores, Sulla rappresentazione della nazione. Brevi note sul divieto di mandato imperativo

L’articolo esamina il concetto di nazione ponendo particolare attenzione al suo rapporto con la moderna dimensione della rappresentanza politica. L’autore, dopo aver esaminato l’istituto costituzionale del divieto di mandato imperativo, evidenzia la sua persistente capacità di tenuta anche a fronte dell’attuale crisi dei partiti politici.

About the Representation of the Nation. Brief Notes about the Prohibition of Imperative Mandate

The article examines the concept of nation by paying particular attention to its relationship to the modern idea of political representation. The author, after examining the constitutional principle of the prohibition of imperative mandate, describes its performance in relation to current crisis of political parties.

Diana-Urania Galetta, Trasparenza e contrasto della corruzione nella pubblica amministrazione: verso un moderno panottico di Bentham?

Dopo un’analisi preliminare del possibile nesso tra trasparenza e lotta alla corruzione, lo scritto tratta principalmente del tema della trasparenza, attraverso l’analisi di ciò che si può intendere per trasparenza e di come questa viene declinata anche in altri ordinamenti e, in particolare, in quello USA.
Segue una rapida analisi della più recente normativa italiana in materia e, in particolare, del D.lgs. 33/2013 (c.d. codice della trasparenza), come modificato dal recente D.lgs. 97/2016, nel tentativo di metterne in evidenza le principali luci ed ombre.
Il contributo si sofferma poi sull’esame di quegli strumenti ulteriori messi potenzialmente a disposizione dal legislatore italiano allo scopo di favorire la trasparenza delle pubbliche amministrazioni (le c.d. ‘occasioni perdute’), seguendo una linea di ragionamento che contesta l’idea stessa (che potremmo definire frutto di una ‘illusione ottica’) che si nasconde dietro la facile metafora della trasparenza, ove questa sia intesa nel suo significato semantico: e, cioè, come “La capacità di un corpo di permettere il passaggio, attraverso il suo spessore, di radiazioni luminose, e quindi la visione di oggetti situati al di là di esso”.
Il tema della trasparenza come strumento di controllo generalizzato finalizzato alla lotta alla corruzione viene infine ripreso, con un approccio decisamente critico, nelle conclusioni.

Transparency and Contrast of Corruption within Public Administration: towards a Modern Bentham Panoptic?

After a preliminary analysis of the possible link between transparency and the fight against corruption, the paper mainly deals with the issue of transparency, through the analysis of what can be understood by transparency and how this is reflected in other legal systems, and in particular, in the US legal system.
A quick analysis follows concerning the latest Italian legislation in this domain and, in particular, Legislative Decree no. 33/2013 (c.d. Transparency Code), as amended by the recent Legislative Decree no. 97/2016, in an effort to highlight its main lights and shadows.
The paper then focuses on the analysis of those additional tools potentially made available by the Italian legislator in order to promote transparency of public administrations (the so-called “lost opportunities”). It follows here a line of reasoning that disputes the idea itself (which we might describe as the result of an ‘optical illusion’) hiding behind the easy metaphor of transparency where this is understood in its semantic meaning: namely as “The ability of a body to allow passage through its thickness of light radiation and, therefore, the vision of objects located beyond it”.
The issue of transparency as a generalized control tool for combating corruption is finally dealt with, with a very critical approach, in the conclusions.

Tommaso Greco, L’orizzonte del giurista tra autonomia ed eteronomia

Il nostro sistema di formazione giuridica è ancora in gran parte imperniato sul modello ideale di un giurista eteronomamente determinato, cioè applicatore o semplice commentatore di norme. Ma le condizioni che avevano reso possibile in passato questo modello non sono più esistenti: la coincidenza tra stato e ordinamento giuridico, l’assoluta preminenza della legge nel sistema delle fonti, la rigida separazione dei poteri. Nel mondo attuale, il giurista deve muoversi in ordinamenti multilivello e tendenzialmente globali; deve tener conto di una pluralità di fonti; deve saper essere un interprete creativo.
Il modello del giurista ‘autonomo’ deve però essere adeguatamente costruito con una formazione il più possibile ‘aperta’ e interdisciplinare sul piano teorico, e il più possibile partecipativa sul piano pratico. Se si vuole rispondere alle sfide del presente è necessario superare la vecchia contrapposizione tra materie
‘culturali’ e ‘professionalizzanti’, ripensando nella sua globalità il modo in cui il giurista acquisisce le sue competenze.

The Horizon of the Jurist between Autonomy and Heteronomy

Our legal education system is still based on the model of the heteronomous jurist, who simply applies or comments on norms. But the conditions that made this model possible no longer exist: the coincidence between the state and the legal order; the absolute primacy of legislation in the system of the sources of law; and the rigid separation of powers. In the present context, the jurist must work in a multilevel and increasingly global legal order; he must take into consideration a number of sources of law; and he must have the ability to be a creative interpreter of law.
On the theoretical level, the model of the “independent” jurist must be built with an open and interdisciplinary legal education, while on the practical level the jurist must be as participatory as possible. If we want to respond to the challenges of the present, it is necessary to overcome the old contrast between “cultural” and “professional” subject matter, and to rethink in its entirety how the jurist acquires his skills.

Giorgio Pino, Costituzione come limite, costituzione come fondamento, costituzione come assiologia

Il saggio prende in esame tre modelli di costituzione, riferiti principalmente alla parte “sostanziale” della costituzione stessa: rispettivamente, la costituzione “come limite” (o modello della costituzione “per regole”), la costituzione “come fondamento” (o modello della costituzione “per principi”), e la costituzione “come assiologia” (o modello della costituzione “per valori”). I tre modelli vengono qui ricostruiti e messi a confronto, nei loro rispettivi punti di forza e di debolezza, rispetto all’obiettivo, da esse condiviso, di assicurare il maggior grado di prescrittività delle norme costituzionali.

The Constitution of Rules, the Constitution of Principles, the Constitution of Values: Comparing Three Approaches to the Normativity of the Constitution

The essay analyzes three conceptions of the ‘substantive’ part of the constitution – the Bill of Rights. The conceptions are the constitution as a limit (the model of rules), the constitution as a foundation (the model of principles), the constitution as axiology (the model of values). In the course of the essay, these three conceptions will be reconstructed and contrasted in their respective strengths and weaknesses, with a view to the aim that they all share, namely that of ensuring the highest possible level of normativity of the constitution.

Leonardo Pace, I vincoli di spesa e le esigenze di bilancio nelle dinamiche della spesa farmaceutica. Profili di costituzionalità

Il lavoro analizza due specifiche vicende riconducibili al più generale tema della spesa farmaceutica: quella Avastin-Lucentis riguardante il ricorso ai farmaci off label e quella Takeda Italia s.p.a. relativa ai tetti alla spesa farmaceutica territoriale e, nello specifico, allo sforamento del fondo per i farmaci innovativi
autorizzati in corso d’anno.
Queste vicende, seppur profondamente diverse fra loro, sembrano confermare le preoccupazioni di ordine generale espresse dalla dottrina costituzionalistica intorno al peso sempre maggiore assunto dall’esigenze di contenimento della spesa pubblica. Esigenze che, come è noto, hanno trovato da ultimo soddisfazione con la legge di revisione costituzionale n. 1 del 2012, con la quale è stato costituzionalizzato il vincolo dell’equilibrio di bilancio. Aspetto, quest’ultimo, che l’Autore affronta nella parte finale dello scritto.

The budgetary constraints and the pharmaceutical spending. Constitutionality profiles

This work analises two specific sentences that lead us to a more general matter about pharmaceutical costs: the Avastin Lucentis sentence, about off label drugs resort and the Takeda Italia s.p.a. sentence, about drug territorial costs limits and more specifically, the budget overrun for innovative drugs that have been authorized during the ongoing year.
Both rulings, eventhough about distinct issues, seems to conferm the general concernings expressed by constitutional law scholars concerning State budget requirements. These requirements are objects of a new regulation after the entery into force of the constitutional review law n. 1 from 2012, with which the
State was bound to the budget balance. The problems arrised from this amendment are analysed by the author in the last part of the work.