Diritto e Società

Rivista trimestrale fondata nel 1973

III serie – 1/2022

da Giovanni Cassandro, Vezio Crisafulli e Aldo M. Sandulli

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Sommario

saggi

Filippo Patroni Griffi, Dal Consiglio di Stato all’istituzione dei Tribunali Amministrativi Regionali: una lunga storia di tutele contro il potere arbitrario…. 1

Giuseppe Severini, Il Consiglio di Stato: specchio dello Stato di diritto…. 13

Marco Ruotolo, Riflessioni interlocutorie su verità, fiducia e democrazia rappresentativa. Si può combattere la menzogna nel c.d. mercato politico?…. 43

Margherita Interlandi, Protezione sociale ed equilibrio intergenerazionale…. 73

Raffaella Dagostino, Nuovi percorsi di ibridazione fra pubblico e privato: dai modelli organizzativi ex d.lgs. n. 231/2001 ai piani per la prevenzione della corruzione nella PA…. 113

osservatorio

Michele Barone, Riflessioni sulla regolazione del mercato a partire dalla natura dei poteri sanzionatori. Il “caso Amazon”…. 167

attualità

Costanza Nardocci, Dalla rimessione della questione di costituzionalità alla definizione del giudizio a quo “senza la Corte”: verso la responsabilità disciplinare del magistrato?…. 209

recensioni

Giusi Sorrenti, Dalla tirannia dei contemporanei alla custodia del futuro. Recensione a F.G. Menga, L’emergenza del futuro. I destini del pianeta e le responsabilità del presente, Roma 2021…. 237


Abstract

Filippo Patroni Griffi

Dal Consiglio di Stato all’istituzione dei Tribunali Amministrativi Regionali: una lunga storie di tutele contro il potere arbitrario

L’A., in occasione dei 190 anni del Consiglio di Stato e dei 50 anni dei Tribunali Amministrativi regionali, ripercorre la storia del giudice amministrativo in Italia, rilevandone l’evoluzione che l’ha portato dall’essere consigliere del sovrano a diventare a tutti gli effetti giudice terzo e imparziale, indipendente dal potere. Viene poi messo in luce come, nei tempi più recenti, la giustizia amministrativa, seguendo lo sviluppo dello Stato moderno, è chiamata a garantire anche i diritti sociali e a decidere nel campo dell’economia, così come a partecipare alla costruzione dell’ordinamento europeo. In conclusione, sono proposte alcune riflessioni sull’indipendenza della magistratura e sull’importanza che l’autogoverno non ceda a logiche sindacali o corporative.

Italian Administrative Justice: a Long History of Protections against Arbitrary Power

On the occasion of the 190th anniversary of the Council of State and the 50th anniversary of the Regional Administrative Courts, the Author retraces the history of Italian administrative justice, which originally had only an advisory role and then became an independent and impartial judge. In more recent times, Italian administrative justice, following the development of the modern state, guarantees also social rights, delivers judgments in the field of economics and business as well as participates in the construction of the European system. In conclusion, the Author proposes some reflections about the independence of the judiciary and the importance that such autonomy does not involve into self-centered logics.


Giuseppe Severini

Il Consiglio di Stato: specchio dello Stato di diritto

Lo scritto ripercorre i centonovanta anni di storia del Consiglio di Stato e si incentra sulle prospettive che si aprivano al suo sorgere e sulla trasformazione che lo ha connotato specialmente nell’ultimo trentennio. La via venne tracciata già nel 1831, spostandone il carattere verso quello di un grande corpo tecnico-giuridico anziché di un organo rappresentativo. Da allora il Consiglio di Stato è andato riflettendo il consolidamento di quello che poi è divenuto lo Stato di diritto, seguendone le trasformazioni fino a quelle profonde che seguono il 1992, che investono la stessa consistenza del diritto pubblico. Così, mentre lo Stato di diritto si è andato spostando verso la giurisdizione, il Consiglio di Stato dapprima è divenuto anche giudice, poi negli ultimi decenni questa sua caratteristica è divenuta dominante, avvicinandolo a una corte amministrativa suprema, seppure con importanti funzioni consultive. La trasformazione apre nuove prospettive e comporta nuove responsabilità.

The Council of State: Mirror of the Rule of Law

The report traces the 190-year history of the Consiglio di Stato and focuses on the prospects that opened at its inception and the transformation that has characterized it especially in the last thirty years. The path was already laid out in 1831, shifting its character towards that of a large technical-juridical body rather than a representative body. Since then, the Consiglio di Stato has been reflecting the consolidation of what has become the Rule of Law (Stato di diritto), following its transformations up to the profound ones that follow 1992, which involve the very substance of public law. Thus, while the Stato di diritto has been moving towards jurisdiction, the Consiglio di Stato has at first also become a judge, then in recent decades this characteristic has become dominant, bringing it closer to a supreme administrative court, albeit with important consultative functions. The transformation opens up new perspectives and brings new responsibilities.


Marco Ruotolo

Riflessioni interlocutorie su verità, fiducia e democrazia rappresentativa. Si può combattere la menzogna nel c.d. mercato politico?

Il saggio ha per oggetto le manipolazioni nei rapporti con gli elettori e con l’opinione pubblica nel c.d. mercato politico, con particolare riguardo all’impiego delle nuove tecnologie. L’Autore si sofferma sui concetti di veridicità e fiducia quali elementi costitutivi della democrazia rappresentativa, per riflettere in ordine ai limiti di tollerabilità costituzionale della diffusione di notizie palesemente false e, in conseguenza, circa la possibilità di adozione di misure rivolte a prevenire o a reprimere il fenomeno.

Interlocutory Reflections on Truth, Trust and Representative Democracy. Is it Possible to Battle Untruth in the so-called Political Market?

The essay deals with the manipulations in the relation with voters and public opinion in the so-called political market, with particular regard to the use of new technologies. The Author lingers on the concepts of truthfulness and trust as constitutive elements of representative democracy, to reflect on the limits of constitutional tolerability of the dissemination of clearly false information and, consequently, on the possibility of adopting measures aimed at preventing or repressing the phenomenon.


Margherita Interlandi

Protezione sociale ed equilibrio intergenerazionale

Il lavoro affronta il tema delle possibili implicazioni giuridiche che il principio dell’equilibrio intergenerazionale determina nel rapporto tra Stato e cittadini, sotto il profilo dei limiti che incontra l’applicazione del vincolo del pareggio di bilancio, rispetto alla concreta attuazione dei diritti sociali. Muovendo dalla più recente giurisprudenza della Corte Costituzionale in tema di pareggio di bilancio, ci si chiede se è possibile attribuire rilevanza giuridica agli indicatori di benessere equo e sostenibile, quali vincoli nella gestione della spesa pubblica e, al contempo, se siano percorribili soluzioni organizzative che possano assicurare una gestione responsabile delle risorse finanziarie, tale da garantire un livello di benessere accessibile a tutti. Quest’ultimo profilo, in particolare, viene affrontato tenendo conto delle linee di indirizzo del Recovery Plan, relative alla tutela dei diritti sociali, in base alle quali sembra possibile valorizzare ulteriormente il ricorso alla cooperazione tra PA e Terzo settore. Ciò porta suggerire l’opportunità di promuovere un modello organizzativo fondato su una più ampia ed efficace collaborazione pubblico-privata, finalizzata a riequilibrare il rapporto tra vincoli di bilancio ed affettività dei diritti sociali, in una auspicata prospettiva solidaristica, secondo la quale la tutela delle generazioni future non può prescindere dal benessere delle generazioni presenti, ovvero dal superamento degli attuali divari sociali.

Social Protection and Intergenerational Balance

The work deals with the possible legal implications that the principle of intergenerational balance determines in the relationship between the State and citizens, from the point of view of the limits that the application of the budget balance constraint encounters, with regard to the practical implementation of social rights. Starting from the most recent jurisprudence of the Constitutional Court in the matter of budgetary balance, one wonders whether it is possible to attribute legal importance to indicators of fair and sustainable well-being, such as constraints in the management of public expenditure and, at the same time, whether organisational solutions that can ensure responsible management of financial resources are feasible, so as to ensure a level of well-being accessible to all. The latter profile, in particular, is addressed taking into account the guidelines of the Recovery Plan, relating to the protection of social rights, according to which it seems possible to further enhance the use of cooperation between the Public Administration and the Third Sector. This leads to suggest the opportunity to promote an organizational model based on a wider and more effective public-private collaboration, aimed at rebalancing the relationship between budgetary constraints and affectivity of social rights, in a hoped-for solidarity perspective, according to which the protection of future generations cannot be separated from the well-being of present generations, that is, from the overcoming of current social gaps.


Raffaella Dagostino

Nuovi percorsi di ibridazione fra pubblico e privato: dai modelli organizzativi ex d.lgs. n. 231/2001 ai piani per la prevenzione della corruzione nella PA

Nel presente lavoro s’intende condurre un’analisi comparata fra modelli di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. n. 231/2001 e piani di prevenzione della corruzione nella p.a., al fine di dimostrare come: i) in nome dell’etica della legalità, si assista a una tracimazione di regole e principi dal settore pubblico a quello privato; ii) la valorizzazione della logica della prevenzione mediante la buona organizzazione porti a rivalutare fortemente il momento della pianificazione organizzativa, sia negli enti pubblici sia in quelli privati, divenendo essa assolutamente centrale per garantire forme più efficienti della funzione, o più in generale, dell’attività degli enti, a beneficio dell’intera collettività.

New Hybridization Paths between Public and Private Systems. A Comparative Analysis between Organizational Models Pursuant to Legislative Decree N. 231/2001 and Corruption Prevention Plans in the Public Administration

The essay proposes a comparative analysis between organizational models pursuant to Legislative Decree no. 231/2001 and corruption prevention plans in the p.a., in order to prove that: i) in pursuing the ethics of legality there is an overflow of rules and principles from the public to the private sector; ii) the enhancement of the logic of prevention through good organization leads to strongly re-evaluate the moment of organizational planning, both in public and private bodies. Organizational planning becomes absolutely central to ensuring more efficient forms of function, or more generally, of institutions’ activities, for the benefit of the community.


Michele Barone

Riflessioni sulla regolazione del mercato a partire dalla natura dei poteri sanzionatori. Il “caso Amazon”

A partire da una generale analisi dei poteri sanzionatori e delle recenti evoluzioni della giurisprudenza in materia, nel contributo si tenta di dare soluzione a un interrogativo di fondo: le variegate funzioni afferenti alla vasta categoria della “regolazione del mercato” suscitano esigenze di massima garanzia? Soltanto in caso di risposta affermativa, lo status di indipendenza delle autorità regolatorie potrebbe ritenersi costituzionalmente fondato. Ricostruita, dunque, la funzione regolatoria come strettamente amministrativa, nel contributo – anche mediante l’analisi del “caso Amazon” – si evidenzia come da ciò consegua un inevitabile squilibrio dello status di indipendenza delle autorità, che non solo mina l’efficacia della loro attività, ma rende in fondo precaria la stessa legittimità dei loro atti.

Reflections on Market Regulation Starting from the Nature of the Sanctioning Powers. The “Amazon Case”

Starting from a general analysis of the sanctioning powers and the recent evolutions of the jurisprudence on this subject, the contribution attempts to solve a basic question: do the variegated functions pertaining to the vast category of “market regulation” raise the need for maximum guarantee? Only if the answer is affirmative could the independent status of the regulatory authorities be considered constitutionally founded. In the contribution the regulatory function is considered as strictly administrative (also in the light of the analysis of the “Amazon case”), and it is underlined that this leads to an unavoidable imbalance of the independent status of the Authorities, which not only undermines the effectiveness of their activity, but ultimately renders the very legitimacy of their acts precarious.


Costanza Nardocci

Dalla rimessione della questione di costituzionalità alla definizione del giudizio a quo “senza la Corte”: verso la responsabilità disciplinare del magistrato?

Il saggio offre un commento alla decisione della Corte costituzionale n. 127 del 2021, con cui il Giudice costituzionale ha dichiarato l’inammissibilità di una questione di costituzionalità sollevata sull’art. 348, comma 6, e 458, comma 2, c.p.p., per contrasto con gli artt. 24 e 111 Cost.
Oltre l’analisi dei profili di merito, l’articolo affronta due aspetti distinti. In primo luogo, il saggio si occupa del tema della (ir)revocabilità dell’ordinanza di rimessione e del provvedimento di sospensione del giudizio a quo, disposti dal giudice del procedimento principale che ha definito il suo giudizio senza attendere la decisione della Corte costituzionale.
In seconda istanza, l’articolo approfondisce la reazione della Corte costituzionale di fronte alla rilevata “patologia” del giudizio a quo dalla prospettiva delle relazioni tra Corte costituzionale e giudici comuni.

From the Question of Constitutional Legitimacy to the Definition of the a quo Judgment “without the Court”: Towards a Judge’s Disciplinary Liability?

The Articles comments Constitutional Court’s judgement No. 127 of 2021, that declared inadmissible the question of constitutional legitimacy of Articles 348, par. 6, and 458, par. 2, of the code of criminal law procedure with respect to Articles 24 and 111 of the Constitution.
Beyond the merit, the Articles tackles two distinct aspects. On the one hand, the Article addresses the issue pertaining to the feasibility of the revocation of the act that either brings the question of constitutional legitimacy to the Constitutional Court or that suspends the initial judgment adopted by the judge, instead of waiting for the judgement of the Constitutional Court.
On the other, the Article wishes to closely look at the Constitutional Court’s reaction towards the judge’s misconduct from the perspective of the relationships between the former and the judiciary.